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Lo spazio polifonico

Laboratori intensivi di teatro-canto

a cura di

Chi siamo

ALOT è un collettivo teatrale indipendente under 30, nato a Milano ad Ottobre del 2022 e fondato da 9 attrici e 2 attori diplomati presso MTM – Grock Scuola di Teatro: Rachele Bonini, Maddalena Borghesi, Cecilia Braga, Pietro Cavaglieri, Margherita Caviezel, Nicola Fadda, Matilda Morosini, Giorgia Paolillo, Ludovica Tagariello, Cecilia Uberti Foppa, Giulia Villa.
Per la stagione 2023/2024 siamo compagnia residente di SLAP (Spazio Lambrate per le Arti Performative) e qui svolgiamo le nostre attività laboratoriali, il nostro allenamento, la nostra ricerca e il nostro studio.
Coltivando l’etica del lavoro di insieme, portiamo avanti il nostro lavoro in autoconduzione (senza un direttore), definendo specifiche aree di responsabilità per ciascun componente.
Nella dinamica di autoconduzione, per ogni linea di ricerca, ogni specifico componente o gruppo di componenti si occupa di riportare all’interno del gruppo le esperienze e gli approfondimenti fatti al di fuori, per guidare i compagni nel lavoro.
Per questo motivo ognuno di noi continua a consolidare la sua formazione artistica seguendo laboratori, seminari e workshop di teatro e canto in Italia e all’estero.
Tra tutte queste esperienze, centrale è stato per tutti noi l’incontro presso il Grotowski Institute (Breslavia) con la compagnia internazionale Teatr Zar.

La nostra ricerca

“Qualcosa che incontro nel viaggio mi commuove profondamente
e allora me lo porto via, lo metto nel mio lavoro.
In qualche modo io rubo l’anima.
O forse ritrovo lì una mia anima.”
(Pippo delBono)

Oltre al nostro lavoro quotidiano che portiamo avanti artigianalmente nelle aule di SLAP, elemento centrale della nostra ricerca è il viaggio. Il viaggio ci permette di incontrare e assaporare alcuni misteri che non possono essere imparati da lontano, di cercare, di perderci e così scoprire nuove gemme di teatri possibili.
Dopo aver incontrato la compagnia Teatr Zar in Polonia, è nato in noi un desiderio condiviso di impegnare i nostri corpi e le nostre voci nella ricerca e nello studio dei canti polifonici e polivocali a trasmissione orale di diverse tradizioni popolari.
Abbiamo condotto una prima spedizione in Sardegna, dove abbiamo studiato le polivocalità sarde con il Cuncordu di Orosei e una seconda spedizione a Parigi dove abbiamo incontrato Aram Kerovpyan, maestro di canti modali armeni della cattedrale di Parigi.
Dopo le spedizioni in Sardegna e a Parigi, intendiamo allargare il nostro sguardo anche altrove.
Questo prezioso materiale musicale scoperto e studiato attraverso le spedizioni entra nel processo di creazione di un nostro personale linguaggio teatrale e attiva in noi una necessità di condivisione che riusciamo a mettere in atto attraverso i nostri laboratori.
Il nostro primo lavoro “CUNTEMPLA – Avevo soltanto sete d’amore” viene selezionato come nuova proposta per la XXI Edizione del deSidera Bergamo Festival.

Il nostro laboratorio

“Keplero nel suo libro ‘L’armonia del mondo’ esponeva una strana idea.
I pianeti, affermava, intonano un mottetto polifonico.
Mercurio è il soprano, la Terra e Venere il contralto, Marte il tenore, Saturno e Giove il basso (all’epoca non si conoscevano altri pianeti).
Lo spazio risuonava di armonia celestiale.
Nell’universo musicale di Keplero i pianeti cantavano insieme, in stretta armonia.
La questione dell’armonia non riguarda semplicemente il modo buono e corretto di fare musica,
ma il modo in cui è costruito il mondo.
(Philip Ball)

Durante il laboratorio faremo esperienza del nostro corpo-voce, cercando di manifestare il nostro essere in vita attraverso l’azione del cantare, praticando insieme alcuni canti polifonici/polivocali di tradizione orale; quelli che abbiamo appreso durante i nostri viaggi.
Questi canti ci portano nella dimensione umana dell’incontro; attraverso la melodia, l’armonia e il ritmo entriamo in un mondo in cui oltre al sé esistono gli altri, per vivere un’esperienza collettiva, disciplinata e libera, al tempo stesso.
La pratica delle polifonie/polivocalità dà la possibilità di sperimentare nuovi elementi espressivi e interpretativi e di arricchire il proprio alfabeto artistico.
Non è necessario avere delle competenze musicali specifiche per partecipare al laboratorio; è necessario però un buon orecchio e un attento ascolto. Gli aspetti timbrici, ritmici, melodici e armonici dei canti vengono infatti sperimentati attraverso un approccio orale incentrato sull’imitazione, e lo sviluppo di una memoria legata al suono senza l’ausilio di testi o spartiti.
Scopriremo la forza e la fragilità della nostra voce quando appare singolarmente e quando si aggiunge alla ricchezza di un tessuto di suoni creato da altre voci.
I laboratori sono condotti dai componenti del collettivo e gli stessi partecipano attivamente alle attività proposte creando un ambiente di lavoro integrato tra gli iscritti e gli stessi componenti del collettivo.
Non siamo infatti animati da un intento didattico, ma dalla volontà d’incontro e scambio reciproco.
Non ci sono quindi particolari obiettivi da raggiungere, ma quello che ci interessa, è la risposta di un gruppo all’esperienza condivisa di questi canti, per nutrirci insieme di cose buone e magari scoprire delle gemme di nuovi teatri possibili.
Pensiamo che lo studio delle polifonie/polivocalità sia più che mai necessario nella società occidentale odierna, dove tutto sembra andare al contrario del valore della condivisione e del fare insieme.

    • Una prima fase del laboratorio è dedicata all’attivazione e al warm-up fisico-vocale, con pratiche per allenare ascolto e respiro collettivo. Sperimenteremo il movimento del corpo insieme per poi praticare il movimento della voce insieme.
    • In una seconda fase ci dedicheremo ai canti polifonici/polivocali.
      Canteremo in cerchio, un luogo che ci dà la possibilità di stare in forte relazione e in forte ascolto con tutto il gruppo.
      Proveremo insieme alcuni canti popolari utilizzando il drone, il grado fondamentale sostenuto, un pavimento di suono su cui poi si muove il disegno della melodia. Apprezzeremo insieme l’armonia degli intervalli che andranno a crearsi tra i passi della melodia e il pavimento del drone.
      Proveremo insieme alcuni canti del repertorio del Cuncordu de Orosei, il gruppo di cantores sardi con cui abbiamo studiato in Sardegna. La polivocalità sarda occupa un posto di rilievo internazionale all’interno dei repertori trasmessi oralmente.
      Il canto a cuncordu è un canto polivocale a 4 voci; cantare a cuncordu significa cantare in armonia, cantare insieme, in forte relazione l’uno con l’altro, con la volontà di condividere qualcosa che va oltre la canzone.

INFORMAZIONI

Lo spazio polifonico – Laboratori intensivi di teatro-canto
a cura di ALOT

Gruppo I: Tutti i martedì mattina, dalle 10 alle 12
Gruppo II: Tutti i martedì sera, dalle 19 alle 21
Periodo: martedì, dal 10 ottobre al 19 dicembre 2023
*Dialogo con il pubblico: sabato 16 dicembre 2023, dalle 17 alle 19

Durata del laboratorio: 10 ore, suddivise in due giornate da 5 ore ciascuna
Orari: sabato 10:00-15:30 (con 30 minuti di pausa) e domenica 10:00-15:30 (con 30 minuti di pausa)
Luogo: SLAP (Spazio Lambrate per le Arti Performative), viale delle Rimembranze di Lambrate 16, 20134 – Milano
Numero di partecipanti: minimo 8 e massimo 16
A chi è rivolto: il laboratorio è rivolto ad attori/attrici, cantanti, danzatori/danzatrici, performers, studenti e appassionati di teatro, di canto e di danza.
Contatti: (email) [email protected], (wa) +39 3463510569, (instagram) @alotteatro

CALENDARIO

Ottobre
28 – 29
Novembre
18 – 19
Dicembre
16 – 17