SEMINARIO INTENSIVO PER PERFORMER
Rivolto a attori, attrici, danzatori, danzatrici, cantanti e performers
Condotto da Massimiliano Balduzzi e Dario Valtancoli
Prezzo: 70€
Ciao, siamo Dario e Massimiliano, ci fa piacere che la nostra proposta abbia attirato la tua attenzione.
Se vuoi avere qualche informazione in più sulla nostra traiettoria professionale, in fondo a questo dossier trovi le nostre biografie. Ora andiamo subito al nocciolo del lavoro che proponiamo nel seminario!
I CAMPI DI STUDIO
I campi di studio che esploreremo insieme sono:
– Allenamento psico-fisico.
– Allenamento vocale e lavoro sui canti di tradizione.
– Processi creativi per la performance.
ALLENAMENTO PSICO-FISICO
L’allenamento che abbiamo sviluppato favorisce una particolare vitalità del corpo, qualcosa che solitamente sperimentiamo negli eventi straordinari della nostra vita, quando il corpo è chiamato a reagire con totale pienezza, o consapevolezza. Questo allenamento serve al/alla performer a:
● Abituarsi a uscire dalla propria zona di comfort, superare resistenze e limiti.
● Costruire la fiducia in sé stesso/a a partire dall’organismo.
● Saper generare e mantenere elevati livelli di attenzione.
● Essere costantemente radicato/a nel “qui e ora”.
Attraverso un meticoloso lavoro, articolato in una serie di esercizi pratici, aiuteremo i partecipanti a sviluppare le loro capacità di agire in modo presente, pieno e organico.
LAVORO SUI CANTI DI TRADIZIONE
Nel seminario non canteremo per migliorare le nostre capacità vocali o la nostra tecnica canora. Tali aspetti sono requisiti importanti per un o una perfomer, ma non costituiscono, in quest’occasione, l’obiettivo verso cui tenderemo.
Nel seminario, invece, canteremo per fare un lavoro su noi stessi. I canti che proponiamo – si tratta di canti antichi appartenenti a diverse tradizioni – sono un altro tipo di strumento, o veicolo, per rispondere alla stessa esigenza di rimanere organicamente radicati nel presente che come performers affrontiamo nell’allenamento, ma in modo più sottile rispetto al lavoro fisico.
Così cantare può diventare una pratica molto profonda degli stessi processi che si verificano durante l’allenamento e l’esecuzione performativa, che sono processi che riguardano l’organicità e lo stare presenti e vivi.
PROCESSI CREATIVI PER LA PERFORMANCE
Nel seminario ti aiuterermo a creare una breve sequenza di azioni individuale, attraverso la quale esploreremo quei processi che precedono e conducono alla creazione di una performance che sia interessante, strutturata e viva.
● “Interessante”
Nel processo di creazione della nostra sequenza di azioni partiremo dal chiedere a noi stessi/e – non solo come performer, ma come esseri umani – la seguente domanda: “cosa mi muove, cosa è veramente significativo per me e ha cosí tanto valore da farmi sentire il bisogno di comunicarlo al mondo?”
Per ogni performer il punto di partenza sarà quindi individuale e personale. Le risposte che troverà a questa domanda gli/le serviranno da stimolo durante tutto il processo di creazione della sua struttura performativa.
● “Strutturata”
A partire da tale stimolo, ogni performer sarà invitato/a e accompagnato/a a creare una breve sequenza di azioni sostenuta da un testo, un canto, un ricordo o un’immaginazione precisa.
Queste sequenze di azioni saranno i nostri “schizzi performativi”. Considerarli in questo modo ci aiuterà a non giudicare i primi risultati, che spesso non sono quelli che ci piacerebbe ottenere al primo colpo.
Successivamente, ti insegneremo a “calibrare”, cioè a correggere, eliminare, modificare e aggiungere azioni al tuo schizzo performativo per svilupparlo e ottenere una “bozza performativa”: una struttura di azioni articolata e dettagliata, ma ancora soggetta a esplorazione e calibrazione.
Dopodiché, come registi, cominceremo a dare ai/alle performer coinvolti nel processo creativo indicazioni di lavoro che andranno nella direzione del montaggio delle bozze performative di ciascuno.
● “Viva”
Potrebbe sembrare un paradosso, ma è proprio la struttura che ci permette, come performer, di poter vivere pienamente in scena.
Avere una struttura ripetibile di azioni significa per noi sapere, istante per istante, cosa fare e perchè farlo, che è esattamente ciò che nell’esecuzione porta a sentirsi veramente liberi/e e vivi/e in scena.
Ma non si tratta solo di eseguire in modo preciso la “forma” delle nostre azioni. Si tratta piuttosto di prestare veramente attenzione a ciò che stiamo facendo e perchè, qui e ora, per tutta la durata della nostra performance.
In altre parole: la struttura delle nostre azioni è come il letto del fiume che permette alla nostra vita in scena di scorrere liberamente.
Se ti interessa partecipare, scrivici il prima possibile, i posti sono limitati!
Un forte abbraccio e a presto!
Dario Valtancoli e Massimiliano Balduzzi